R. Fatale un controllo stradale. L’uomo finisce sotto processo, ma allo stesso tempo deve subire le conseguenze della propria condotta. Per i Giudici è corretta la visione dell’azienda, che ha contestato al dipendente la “simulazione della malattia”.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 21616/19; depositata il 22 agosto)
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.
R. Sotto accusa l’organizzatore dell’evento svoltosi a Roma. Molteplici le lamentele dei residenti. Tuttavia, è ancora ipotizzabile il riconoscimento della “non punibilità”, poiché già in Tribunale è stata esclusa la “particolare gravità del fatto”, optando una mera pena pecuniaria.
(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 36317/19; depositata il 22 agosto)
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.
R. In tema di omesso versamento all’INPS delle ritenute previdenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni corrisposte ai dipendenti, la Corte di Cassazione richiama alcuni principi sull’elemento soggettivo che sorregge il reato, ovvero il dolo generico.
(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 36278/19; depositata il 21 agosto)
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.
In tema di delitto di omesso versamento dell’IVA, previsto e punito
dall’art. 10-ter, d.lgs. n. 74/2000, l’emissione della fattura, anche se
antecedente al pagamento del corrispettivo, espone il contribuente, per sua
scelta, all’obbligo di versare comunque la relativa imposta, sicché egli non
può dedurre il mancato pagamento della fattura, né lo sconto bancario della
fattura quale causa di forza maggiore o di mancanza dell’elemento soggettivo. Questo
è quanto stabilito dalla Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n.
35193/2019, depositata il 1° agosto.
Il caso. Il Tribunale, con sentenza, condannava l’imputato alla
pena di un anno di reclusione ed alle pene accessorie di cui al medesimo D.Lgs.
n. 74 del 2000, art. 12, ritenuta la continuazione e concesse le circostanze
attenuanti generiche, con la sospensione condizionale della pena, per i delitti
ex art. 81 cpv. c.p., e D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 10 ter, perché nella sua
qualità di legale rappresentante e liquidatore della società, non aveva versato
entro i termini previsti per il versamento degli acconti relativi ai periodi di
imposta successivi, l’imposta sul valore aggiunto dovuta in base alle
dichiarazioni annuali, presentate per gli anni 2009 e 2010, pari
rispettivamente a Euro 694.356,00 ed Euro 1.086.413,00. Ai sensi dell’art. 12
bis, del citato D.Lgs., era stata peraltro disposta la confisca nei confronti
della società della somma di Euro 1.780.769,00 in quanto profitto dei reati contestati.
Il Tribunale, altresì, assolveva l’imputato per il delitto di cui al D.Lgs. n.
74 del 2000, art. 10 bis, perché il fatto non sussisteva.
Avverso la
sentenza di primo grado, l’imputato interponeva appello. La Corte di Appello, con
sentenza, in riforma della sentenza del Tribunale, concedeva all’imputato
l’ulteriore beneficio della non menzione della condanna nel certificato penale del
casellario giudiziale e confermava nel resto la sentenza di primo grado.
Avverso la
sentenza della Corte di Appello, l’imputato proponeva ricorso per cassazione
con due motivi di doglianza. In particolare, l’imputato deduceva i vizi di
violazione di legge e della motivazione, sia in relazione al principio della
presunzione di innocenza di cui all’art. 27 Cost., sia con riferimento al
principio dell’onere della prova a carico dell’accusa; la Corte di appello
avrebbe, altresì, erroneamente interpretato il D.P.R. n. 633 del 1972, art. 6.
Richiamando la copiosa giurisprudenza di legittimità e stante il disposto del
D.P.R. n. 633 del 1972, art. 6, il ricorrente, facendo leva sul principio per
cui ai fini della prova della colpevolezza dell’imprenditore che effettuava
cessioni di beni mobili, ai sensi del D.Lgs. n. 74 del 2000, art. 10 ter, si
dovesse verificare e tenere conto dell’effettiva percezione del prezzo della merce
venduta e della quota parte dell’Iva, lamentava l’erronea motivazione della
Corte territoriale che avrebbe desunto l’obbligo di corresponsione dell’Iva non
tanto dal momento della consegna-spedizione della merce, ma quanto da quello
del pagamento della stessa. Inoltre, a parere del ricorrente, i Giudici di
merito avrebbero supposto in maniera del tutto apodittica che la società avesse
percepito effettivamente le somme destinate al pagamento dell’Iva e che il
mancato versamento delle medesime all’erario sarebbe stata una scelta
imprenditoriale per fronteggiare la crisi di liquidità. In ragione di ciò,
sarebbe stato del tutto illogico e mai comprovato considerare che le somme
confiscate fossero il profitto dei reati contestati. Infine, contestava come non
potesse attribuirsi al ricorrente un onere di prova ulteriore riguardo
all’effettività dei pagamenti in questione, perché sarebbe stato compito
dell’accusa provare che il mancato versamento dell’Iva derivasse da un mancato
accantonamento delle somme percepite. Tale motivo veniva dichiarato
manifestamente infondato. Secondo i Giudici di legittimità, doveva rilevarsi
che gli importi dell’Iva non versati fossero quelli che risultano dalle
dichiarazioni Iva presentate dal ricorrente quale legale rappresentante della
società. È proprio dalla presentazione della dichiarazione annuale, effettuata
dal ricorrente, che emergeva quanto era dovuto a titolo di imposta. Come
affermato dalla sentenza Strada (Cass. Sez. 3, n. 14595 del 17/11/2017), ai
fini della integrazione del reato di omesso versamento dell’IVA di cui al
D.Lgs. 10 marzo 2000, n. 74, art. 10 ter, l’entità della somma da versare,
costituente il debito IVA, era quella risultante dalla dichiarazione del
contribuente e non quella effettiva, desumibile dalle annotazioni contabili.
Non rilevava neanche, per ragioni di tipicità, se l’importo relativo all’Iva
fosse stato effettivamente incassato. La sentenza Strada aveva, pertanto,
affermato che il debito erariale non doveva risultare dai registri delle
fatture emesse o dalle fatture o dalla contabilità di impresa o, ancora, dal
bilancio: il debito erariale rilevante ai fini del reato di omesso versamento
dell’imposta sul valore aggiunto era solo quello oggetto della dichiarazione
annuale. La presentazione della dichiarazione, infatti, costituiva un
presupposto necessario ai fini della consumazione del reato, tant’è che
l’autore del reato doveva necessariamente rappresentarsi che l’oggetto della
condotta omissiva era esattamente (ed esclusivamente) il debito dichiarato, non
quello risultante aliunde. Il tema della non corrispondenza del debito
dichiarato (superiore alla cd. “soglia”) con quello che risultava
dalla contabilità dell’impresa (in ipotesi ad essa inferiore) non aveva perciò
alcuna rilevanza posto che, come già rilevato, la fattispecie, per chiara
scelta legislativa, non era strutturata intorno al debito effettivo, ma solo a
quello dichiarato. Le discrasie tra il debito erariale dichiarato e quello
effettivo avevano il proprio terreno elettivo nei reati in materia di
dichiarazione di cui al D.Lgs. n. 74 del 2000, artt. 2, 3 e 4, i quali ben
potevano concorrere con quello di cui all’art. 10 ter. Infine, il Supremo
Collegio, ribadiva il principio affermato dalla Cassazione, Sez. III, n. 38594
del 23/01/2018, per cui, “in tema di reato di omesso versamento dell’imposta
sul valore aggiunto, l’emissione della fattura, se antecedente al pagamento del
corrispettivo, espone il contribuente, per sua scelta, all’obbligo di versare
comunque la relativa imposta sicché egli non può dedurre il mancato pagamento
della fattura né lo sconto bancario della fattura quale causa di forza maggiore
o di mancanza dell’elemento soggettivo”.
Per tali
motivi la Corte di Cassazione dichiarava inammissibile il ricorso e condannava
il ricorrente al pagamento delle spese processuali e della somma di Euro 2.000,00
in favore della Cassa delle Ammende.
Avv. Anna Maria Cupolillo Staff Giuridico Avvocato Express
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.
R. L’annullamento per vizio formale della cartella di pagamento deciso mediante sentenza non definitiva all’esito di giudizio tributario, non esplica alcuna influenza sulla pretesa creditoria vantata dall’Amministrazione finanziaria.
(Corte di Cassazione, sez. III Penale, sentenza n. 36309/19; depositata il 21 agosto)
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.
Con una nota del 30 luglio scorso, il Dirigente del Tribunale di Milano ha reso note le indicazioni operative per l’iscrizione a ruolo telematica dei procedimenti civili, al fine di agevolare la corretta predisposizione della busta telematica e di migliorarne i servizi. Le indicazioni operative si occupano di illustrare e chiarire il procedimento dell’iscrizione a ruolo, ripercorrendo tutte le fasi necessarie, quali l’inserimento dei dati introduttivi, la selezione dell’oggetto, l’inserimento delle parti e degli avvocati ed infine la ricerca e la registrazione delle informazioni di pagamento.
Entra in chat e con solo 15 euro in un click troverai l’avvocato specializzato e la soluzione!Problem-Click-Chat: Solution!ENTRA IN CHAT CON UN NOSTRO AVVOCATO
Gentile
utente, per la redazione di una lettera e/o diffida stragiudiziale e/o
atto a cura di uno dei nostri Avvocati specializzati il costo è pari ad
Euro 50,00 (cinquanta/00 cent.). IVA e CPA comprese
Se ha un conto PayPal basta cliccare su questo link:
Una volta registrato il pagamento (deve
inviarci distinta di versamento se ha pagato tramite bonifico) Avvocato
Express invierà mail in cui chiederá chiarimenti per redigere
l’assistenza scritta (lettera, diffida ecc.). Sempre tramite mail (entro e non oltre 3 ore dalla mail/registrazione del pagamento salvo particolare complessità )
l’utente riceverà la nota legale scritta in formato word da utilizzare
nel suo caso. L’utente potrà, poi, richiedere chiarimenti sino a tre
mail di colloquio comprese nell’assistenza.
Attendiamo la sua ricevuta di pagamento, se ha pagato tramite bonifico, per perfezionare l’incarico.
Se ha pagato, invece, con PayPal appena il pagamento verrà
registrato dal nostro Settore Contabilità riceverà mail da uno dei
nostri Avvocati specializzati.