D. Varato decreto dal C.D.M. su riforma processo civile e altro?

R. Si è riunito, martedì 30 agosto 2016, il Consiglio dei Ministri che ha approvato il decreto legge contenente misure urgenti per la definizione del contenzioso pendente dinanzi alla Corte di Cassazione, per garantire l’efficienza degli uffici giudiziari mediante interventi di carattere organizzativo e per l’armonizzazione, in vista dell’avvio previsto per il 1° gennaio 2017, del processo amministrativo telematico con il codice dell’amministrazione digitale. Prorogato, altresì, al 31 dicembre 2017 il termine di pensionamento per gli uffici di vertice della Cassazione, del Consiglio di Stato, della Corte dei Conti e dell’Avvocatura dello Stato. Ha varato, anche, l’ennesima riforma del processo civile. Sostanzialmente abolito l’atto di citazione e le cause si incardineranno con il ricorso. Ciò comporterà che sarà il magistrato, e non più l’avvocato, a stabilire la data della prima udienza (verrà fissata a distanza di anni?) e il convenuto dovrà articolare subito le sue difese e mezzi di prova. In teoria alla prima udienza il giudice potrebbe decidere la causa. I termini per l’appello, giorni trenta, decoreranno dalla lettura della decisione e/o dalla sua comunicazione. Gli avvocati saranno costretti ad essere più precisi nella redazione delle difese in quanto dovranno subito impostare la causa e i mezzi istruttori (come nel processo amministrativo) e verrà intensificata la sanzione per lite temeraria (sino ad Euro 10.000,00 di multa comminabile). A nostro avviso il legislatore sposta sempre di più il processo civile verso quello amministrativo ad esclusione della fase dell’introduzione della causa che ricorda più quella del lavoro. Anche il ricorso per Cassazione dovrebbe diventare più snello ampliando la procedura in camera di consiglio (senza l’intervento delle parti e del P.M.) tranne i casi ove la discussione in pubblica udienza sia necessitata dalla rilevanza e dalla particolarità della questione di diritto. L’importante è che non si trasformi la camera di consiglio in quella di un camerone! Riforma interessante purchè la fissazione della prima udienza, a cura del magistrato, non avvenga a distanza di uno o due anni in base al carico del contenzioso.

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