D. La difesa d’ufficio subisce un giro di vite?
R. Si. Giovedì 30 ottobre 2014, nel tardo pomeriggio, si è svolto il Consiglio dei Ministri. Tra le misure approvate, da segnalare uno schema di decreto legislativo che modifica la disciplina della difesa d’ufficio. Vengono introdotti requisiti più stringenti per iscriversi all’elenco, mentre la parola finale spetterà al Consiglio Nazionale Forense. Innanzitutto, viene stabilito che l’elenco dei difensori d’ufficio, finora tenuto presso ciascun consiglio dell’ordine territoriale, venga unificato su base nazionale, con l’attribuzione al Consiglio Nazionale Forense della competenza su iscrizioni e aggiornamento. Perciò, i canoni per la designazione del difensore non verranno più dettati dai consigli dell’ordine, ma dallo stesso Consiglio Nazionale Forense sulla base della prossimità alla sede del procedimento e della reperibilità. Si stringono poi i criteri per assicurare una maggiore qualificazione professionale dei difensori d’ufficio: viene innalzata a cinque anni l’esperienza professionale in materia penale ed introdotto, come alternativa, il requisito del conseguimento del titolo di specialista in diritto penale.

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