D. Equo canone e rinnovazione tacita: qual è il rapporto?

R. Nel caso di pendenza, alla data di entrata in vigore della l. n. 431/1998, di un contratto di locazione ad uso abitativo con canone convenzionale ultralegale rispetto a quello c.d. equo, qualora sia intervenuta la sua rinnovazione tacita, il conduttore è da considerarsi legittimato ad esercitare l’azione diretta a rivendicare l’applicazione del canone legale con la sua sostituzione imperativa al pregresso canone convenzionale illegittimamente pattuito. Tale sostituzione, in ipotesi di accoglimento dell’azione, dispiega i suoi effetti anche con riferimento al periodo successivo alla rinnovazione tacita avvenuta nella vigenza della l. n. 431/1998. (Corte di Cassazione, sez. III Civile, sentenza n. 3596/15; depositata il 24 febbraio)

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