D. Ha diritto l’utente al risarcimento del danno per la perdita di valore subita dall’auto sottoposta a fermo amministrativo illegittimo da parte dell’ente di riscossione ?
R. Assolutamente si! Ora basta al fermo auto illegittimo che impone, nelle more del giudizio, di tenere ferma l’auto con deprezzamento del suo valore. Un avvocato conveniva in giudizio Equitalia chiedendone la condanna al risarcimento del danno per aver illegittimamente sottoposto a fermo amministrativo un’auto di sua proprietà nonostante l’ordine di sospensione del fermo emesso dal GdP, e per aver protratto per vari anni tale comportamento antigiuridico, sottraendogli la disponibilità del bene in questione.
Il Tribunale accoglieva la domanda. La Corte d’appello, invece, accoglieva l’appello di Equitalia. La controversia arriva in Cassazione, dove il professionista si duole dell’errore da parte della Corte territoriale che, pur avendo affermato di essere di fronte ad un atto illegittimo ed illecito del concessionario della riscossione, ha rigettato la domanda di risarcimento, ritenendo non fosse stato provato il danno, non avendo l’attore/appellato fornito la prova di aver sostenuto spese per sostituire il veicolo oggetto di causa.
La doglianza è fondata. Il Collegio sottolinea a riguardo che «il danno da fermo amministrativo illegittimo coincide con una situazione di materiale indisponibilità del bene, a fronte della quale varie sono le voci di danno delle quali può essere chiesto il risarcimento. Si tratta, come in ogni ipotesi di illegittima sottrazione della materiale disponibilità di un bene, non di un danno in re ipsa, ma di un danno la cui esistenza ed il cui ammontare sono sottoposti agli ordinari oneri probatori, che possono essere soddisfatti anche con il ricorso alle presunzioni, dalle quali si può trarre conferma della volontà della parte di godere materialmente del bene auto.
Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione nella sua Sezione III (Ordinanza 15 maggio 2023 n. 1317).
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