da Avvocato Express | Set 14, 2015 | Senza categoria
D. I furbetti del tagliandino favoriti dalla burocrazia inconcludente?
R. Si! Per incomprensibili cavilli burocratici non esistono ancora vigili elettronici specificamente omologati esclusivamente per il controllo della mancata copertura assicurativa dei veicoli. Ma le multe restano in agguato per chi incorre in un autovelox o in un varco elettronico senza assicurazione. Oppure per chi viene fermato dalla polizia che nelle more dei formalismi utilizza da tempo ingegnosi sistemi che permettono di individuare in tempo reale il trasgressore in arrivo verso la pattuglia. Lo ha evidenziato il Ministero dei Trasporti con il parere n. 3560/2015. Il legislatore ha tentato ripetutamente di incentivare il controllo automatico del certificati assicurativi in virtù del progressivo dichiarato aumento dei mezzi in circolazione senza copertura RCauto. In realtà la questione resta complessa e disciplinata in modalità variegata (con una implicita esclusione dei controlli semaforici).
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P.S. I nostri post tendono ad una informazione sulle novità giuridiche (tratti da sentenze della Corte di Cassazione, dalle sentenze dei Tribunali, dalle sentenze dei Giudici amministrativi, nonché, da riviste specializzate on line e di cui omettiamo il riferimento in ottemperanza al divieto di pubblicità occulta). Per una migliore comprensione e fruibilità l’impostazione scelta è quella di domanda e risposta. Si precisa, ove ve ne fosse bisogno, che nessun post rappresenta casi e/o domande sottoposte alla nostra piattaforma che rimangono riservati in ossequio al diritto di riservatezza.
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da Avvocato Express | Set 14, 2015 | Senza categoria
D. Buonuscita e TFR differiscono solo per il nome?
R. No! La base contributiva su cui l’indennità di buonuscita deve essere commisurata non può includere emolumenti diversi da quelli espressamente menzionati dall’art. 38 del d.P.R. n. 1032/1973 – la cui elencazione ha carattere tassativo – o da leggi speciali, restando pertanto esclusa ogni possibilità di interpretare le locuzioni «stipendio», «paga» o «retribuzione» nel senso generico di retribuzione omnicomprensiva, riferibile a tutto quanto ricevuto dal lavoratore in modo fisso e continuativo e con vincolo di corrispettività con la prestazione lavorativa.
(Corte di Cassazione, Sez. Lavoro, sentenza n. 17891/15; depositata il 10 settembre)
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da Avvocato Express | Set 12, 2015 | Senza categoria
D. Genitore straniero e diritto all’unità familiare: la Cassazione chiarisce i presupposti per l’autorizzazione a rimanere nel territorio nazionale?
R. I gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore che si trova nel territorio italiano idonei a legittimare un provvedimento che autorizzi il familiare all’ingresso o alla permanenza nel territorio nazionale, ai sensi dell’art. 31, comma 3, d.lgs. n. 286/1998, devono riguardare situazioni strettamente connesse allo sviluppo del fanciullo, dovendosi prendere in considerazione il preminente interesse del minore stesso in relazione alle varie circostanze del caso concreto, ma devono comunque essere situazioni di non lunga o indeterminata durata e non caratterizzate dalla tendenziale stabilità e pur non prestandosi ad essere preventivamente catalogate e standardizzate, si devono concretare in eventi traumatici e non prevedibili che trascendono il normale disagio dovuto al proprio rimpatrio o a quello di un familiare.
(Corte di Cassazione, sez. VI Civile, ordinanza n. 17942/15; depositata il 10 settembre)
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da Avvocato Express | Set 12, 2015 | Senza categoria
D. Farmaci capaci di alterare gli esiti dell’alcoltest: giustificazione fragile, automobilista condannato?
R. Si! Uomo fermato dai carabinieri: l’etilometro ne certifica le condizioni psico-fisiche precarie. Condanna inevitabile, con patente sospesa. Inutile il richiamo dell’uomo alla relazione medica con cui si attesta che i fitofarmaci da lui assunti possono provocare un aumento del livello ematico di alcol e, soprattutto, un aumento del livello di alcol espulso tramite espirazione.
(Corte di Cassazione, sez. IV Penale, sentenza n. 36887/15; depositata l’11 settembre)
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da Avvocato Express | Set 12, 2015 | Senza categoria
D. Assente ingiustificato: dipendente licenziato?
R.La ‘guerra’ con l’azienda non rende il provvedimento esagerato
Ben quindici i giorni in cui l’uomo è rimasto a casa, mentre doveva essere a lavoro. Evidente la violazione compiuta. Consequenziale, e legittima, la scelta dell’azienda di licenziare il dipendente. Irrilevante il richiamo ai conflitti, con ripercussioni anche giudiziarie, che hanno caratterizzato il rapporto di lavoro.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 17987/15; depositata l’11 settembre)
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